Il 24 settembre l’Amazon ha presentato una serie di nuovi prodotti, tra i quali era presente anche il drone-guardiano Always Home Cam (prodotto dalla società controllata Ring). Il principio di funzionamento del drone è abbastanza semplice: quando, in assenza del proprietario, qualcuno entra in casa, il drone invia un avviso sul suo telefono o tablet, si stacca dalla propria doc-station e vola verso l’ospite indesiderato filmandolo e trasmettendo il video in diretta sul telefono del proprietario.
L’idea non è particolarmente originale, ma nelle condizioni normali dovrebbe funzionare con una utilità simile a quella della videosorveglianza fissa. L’unica differenza è la visibilità del drone che potrà essere notato e quindi «abbattuto» in fretta. Ma io ne scrivo per un altro motivo.
Non vi sembra che la pubblicità – e quindi in parte anche l’idea – non tenga assolutamente conto di alcune importanti specificità del momento?
L’archivio del tag «amazon»
È giunto il momento di condividere con i miei lettori una nuova porzione di consigli non richiesti. Oggi vi regalo alcuni trucchi semplici ma utilissimi per l’ottimizzazione dei vostri acquisti online.
Il consiglio № 1. Non tutti sanno che sulle versioni straniere dell’Amazon gli stessi oggetti spesso costano di meno (non importa se avete un account prime o no; in ogni caso il costo della consegna non cambia). Quindi se state per comprare un oggetto particolare/specifico, prima provate a cercarlo, per esempio, su amazon.de (la scelta dell’esempio non è casuale!).
Il consiglio № 2. A tutti, ma soprattutto a coloro che non hanno l’account prime su Amazon, conviene sapere che diversi oggetti costano di meno sull’ebay. Anche se sono sempre venduti dalle aziende o, comunque, dai venditori professionali. Quindi la regola di confrontare i prezzi è da applicare anche agli acquisti online.
Il consiglio № 3. Lo strumento migliore per confrontare i prezzi degli acquisti online si chiama «Google shopping»: vi si accede partendo dalla barra della ricerca. Lo strumento è utile anche per la ricerca globale degli oggetti molto rari. Mentre con un corretto utilizzo dei filtri riuscirete a limitare la ricerca alle piattaforme di e-commerce che vi sembrano le più affidabili.
Il consiglio № 4. Alcuni (ma per fortuna pochi) venditori che operano sull’ebay non si ricordano la differenza tra l’imballaggio e la spedizione. Quindi segnalano l’oggetto come spedito quando lo hanno appena messo in scatola con l’indirizzo e non quando lo hanno passato fisicamente a un corriere (oppure portato in un ufficio postale). Nonostante ciò, solitamente riescono a rispettare i tempi di consegna dichiarati. Ma voi, nel frattempo, non cambiate le vostre aspettative per la sola notifica della spedizione avvenuta.
Come avete già probabilmente letto o sentito, dal mese di ottobre l’Australia è colpita dai gravi incendi forestali. E non è ancora stato trovato il modo di fermarli.
Negli ultimi giorni mi è capitato – forse anche a voi – di leggere di alcune iniziative per la raccolta dei soldi da destinare alla lotta contro gli incendi australiani e i loro effetti. Ma la storia più paradossale è quella legata alla donazione annunciata dal fondatore e amministratore delegato dell’Amazon Jeff Bezos.
In sostanza, Bezos ha comunicato della donazione da parte dell’Amazon di un milione di dollari australiani (circa 690.000 dollari statunitensi) per la lotta contro gli incendi. E si sono subito manifestate delle menti alternative persone scontente: qualcuno è scontento per la somma «bassa» e qualcuno per il fatto che i soldi donati siano quelli dell’azienda e non personali.
Sarebbe troppo banale sottolineare che la beneficenza è una azione volontaria sia nella azione stessa sia nella sua entità.
È molto più importante sottolineare che il mondo è pieno di gente che si sente autorizzata di dettare le regole di altruismo finanziario senza avere ne voglia ne capacità di dare un buon esempio. Come se le persone che sanno lavorare e guadagnare fossero perennemente in debito con chi non lo sa fare. Di conseguenza, ricordo a tutti una semplicissima regola: la beneficenza deve essere sempre anonima, non pubblicizzata. Lo sanno bene le persone e le aziende ricche costantemente assediate da mendicanti di vario livello (fondi, organizzazioni etc.), impariamolo anche noi servendoci del triste esempio di Bezos.
Al massimo, se qualcuno dovesse rompervi troppo con delle pretese finanziarie, limitatevi a rispondere con una frase semplicissima: «sostengo già il fondo XYZ».
Il New York Post comunica che l’Amazon sta testando nei propri uffici la metodologia di pagamento con i gesti delle mani da introdurre nei negozi fisici. Tale metodologia permetterebbe di risparmiare tempo: mentre il pagamento con una carta bancaria richiede 3 o 4 secondi, la scansione e il riconoscimento della mano richiederebbe appena 300 millisecondi. Gli utenti non dovranno toccare fisicamente alcun monitor o sensore.
Ecco, la tecnologia in sé mi sembra abbastanza curiosa. Ma, allo stesso tempo, so benissimo quanto potrebbero essere curiosi gli errori. Così, per esempio, mi ricordo della mia abitudine di leggere o ragionare sulle cose scritte appoggiandomi al tavolo solamente con i gomiti: a scuola, tantissime volte, gli insegnanti si convinsero che io stessi alzando la mano (e qualche volta ne è conseguita la chiamata alla lavagna indesiderata). Una mia conoscente italiana universitaria – un altro esempio – involontariamente incrociava sempre le braccia attraverso un movimento che faceva pensare a un determinato gestaccio (e raccontava di essere stata ripresa qualche volta).
Insomma, in un futuro non troppo lontano la famosa intelligenza artificiale potrebbe interpretare i nostri numerosi gesti involontari con dei risultati imprevedibili e curiosi…
Ops, ho la sensazione di avere fatto un discorso da vecchio!
Smetto subito.
Alla prossima.
Certe notizie vanno lette in coppia…
Vedo che in Italia ci sono delle persone scontente per la elezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea (che cattiva: sostiene che non si può spende più di quello che si ha).
Allo stesso tempo non vedo le persone scontente per il fatto che la commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager continui, nonostante il mandato quasi scaduto, a perseguitare quelle aziende le cui popolarità e grandezza sono dovute proprio alla concorrenza (sì, intendo il caso Amazon).
Quanto si starebbe bene in una Europa indebitata piena di aziende inefficienti…
La settimana scorsa ben 27 eurodeputati hanno chiesto a Jeff Bezos di ritirare dal commercio su Amazon gli oggetti riportanti la simbologia sovietica. Sostengono che tale simbologia offenda le decine di milioni delle vittime del regime sovietico.
Io, essendo in forza di una fortunata combinazione dei fattori solo una vittima indiretta del suddetto regime (la cui mancata esistenza avrebbe garantito una vita migliore a molti miei parenti/antenati e un punto di partenza migliore a me stesso), posso constatare di essere offeso solamente dalla stupidità della gente. Di quella gente che è disposta a studiare la merda sotto il microscopio per trovare delle differenze tra il comunismo e il nazionalsocialismo e affermare la presunta buona qualità del primo rispetto al secondo. Ma il tempo passa, la quantità delle vittime dirette dei due regimi si reduce di giorno in giorno, mentre le vittime indirette hanno già avuto abbastanza tempo e occasioni per costruire una vita normale per sé e per i propri parenti meno fortunati. Quindi possiamo vedere la situazione in un modo tranquillo, senza manifestare delle emozioni forti.
Uno dei paradossi più grandi del nostro pianeta consiste nel fatto che il progresso tecnico-scientifico e quello ideologico si evolvono in modi differenti. Le idee tecniche e scientifiche obsolete vengono definitivamente cancellate da ogni ambito della nostra vita quotidiana. Le ideologie obsolete, obiettivamente superate da tutti i punti di vista, continuano invece a circolare e appassionare delle quantità notevoli delle persone in tutto il mondo. L’idiozia di uno smartphone con il disco (o semplicemente di un cellulare con i tasti come una vecchia Nokia 3310) è oggi evidente a tutti. O quasi a tutti. Non a tutti è evidente l’idiozia delle cose intangibili, per esempio del comunismo: è richiesta la capacità di informarsi, apprendere, operare con dei concetti astratti.
Ma tale paradosso presenta anche dei vantaggi. Per esempio, la presenza sul libero mercato delle simbologie di entrambi regimi potrebbe aiutarci a marcare in un modo inequivocabile delle grosse quantità degli ignoranti in giro per il mondo.
E visto che gli ignoranti è l’unica risorsa naturale materiale infinita, perché non guadagnarci sopra? Non dobbiamo nemmeno reimpostare i macchinari: gli ignoranti non sanno inventare la simbologia propria e usano quella dei bisnonni.
Ecco perché le consegne dell’Amazon sono veloci:
Hai paura per i posti di lavoro «rubati» dai robots? Impara a lavorare con la testa e non con le mani.
Tenete i bambini lontani da Amazon: su quel sito vendono dei prodotti sospetti…